6° Premio Internazionale Salvatore Quasimodo. Poesia **
È emozionante presiedere al Premio Internazionale che porta il nome di mio padre. L'iniziativa, unica in tutto il mondo nel panorama della cultura contemporanea, organizzata dalla casa editrice Aletti, dopo numerose sessioni di notevole successo, vuole ricordare, a sessant'anni dal conferimento del Nobel, l'opera di un uomo che si definisce «operaio di sogni» e che ha dedicato tutta la vita alla scrittura, in una ricerca costante di adesione ai temi trattati. Non è mai stato un fautore dell'arte per l'arte, ma si è impegnato civilmente. Celebri alcuni suoi versi: «Sei ancora quello della pietra e della fionda / uomo del mio tempo.» «E l'uomo che in silenzio s'avvicina / non nasconde un coltello fra le mani / ma un fiore di geranio.» Tutta l'umanità viene inclusa in un potente affresco che abbraccia secoli lontani e nel contempo vicini a noi. Possiamo individuare la dimensione etica della letteratura con le sue parole: «Nessuno ignora la funzione del poeta nella struttura della società esistente e in evoluzione. » Tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo.
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