Altalena di liriche
Nell'opera "Altalena di Liriche", influenzata anche da varie vicissitudine personali, sono trasfigurati, con delicata raffinatezza, sentimenti profondi e molteplici stati d'animo: l'annientamento lacerante del sé esperito dopo un grave lutto, il dolore per la perdita, il rimpianto, ma anche una, seppur disincantata, travolgente ed indomabile voglia di vivere, la passione e l'amore. In particolare, il leit motiv del mare diviene tropo della forza catartica e rigenerativa della speranza, sullo sfondo dei luoghi del cuore, di una Sicilia onirica, caratterizzata da vibranti personificazioni dalla forte valenza evocativa e simbolica. Numerose suggestioni letterarie si fondono e si compenetrano in uno stile poetico originale, che pur rifacendosi alla tradizione classica, al contempo osa de-strutturazioni più contemporanee. Così, il susseguirsi delle liriche, anche nella diversità delle forme esplorate dall'autrice, riproduce e amplifica il trait d'union allegorico che è il dondolare anarchico, "l'annacamento" dell'altalena, metafora pregna di dinamismo deweano di cui è permeata, in fondo, la vita stessa. Il lettore, trasportato dal vitale fluire delle liriche, è invitato, in una sorta di entanglement emozionale con l'autrice, ad intraprendere un viaggio letterario di riscoperta del sé, ai confini dell'anima. Prefazione di Alessandro Quasimodo.
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