Tra flutti immersi e terre emerse
Si mantiene in superficie il lezioso viluppo di due individuali esperienze, che intrattengono una relazione amorosa con l'elemento dell'acqua, che scorrendo, nella narrazione assume aspetti fluviali, marini e persino idraulici. La triangolazione dei sentimenti abbraccia la stessa porzione geografica, tutt'altro che desolata, in quanto delimitata morfologicamente da aree costiere, dominata da vette montuose, addolcita da incernierati colli, effigiata da piazze monumentali e ravvivata da pittoreschi centri storici. Due le figure femminili che hanno ricevuto una spinta verso l'alto quando il fondale le tratteneva per i piedi. Hanno attinto alla propria sorgente di vita, quando un melmoso ristagno ha tracimato nelle loro vulnerabili anime. Per la ragazza dai biondi capelli l'intima connessione con il mare è un continuo divenire. Dimorando sulle onde, placide o mosse, la lastra salina è parte di lei. Si nutre dei suoi freschi frutti, si carica della sua infrangibile forza e talvolta la tramuta in un condotto di scarico verso il quale convoglia i dispiaceri e le sgradevoli situazioni. Per la graziosa signora dal temperamento bizzarro, confrontarsi con l'acqua significa guardarsi in profondità, riportando a galla l'asciutto rapporto con un figlio ferito. Un casuale incontro la porterà a scoprire quanto di meravigliosamente suggestivo può offrire la Regione Marche.
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