Disperde il Maestrale
"Disperde il Maestrale" raccoglie poesie e racconti scritti nell'arco di un trentennio. La valenza della silloge poetica - quasi un "piccolo testamento" - è nella rivelazione di un intimo e duraturo travaglio, le cui coordinate consistono nel duplice impulso alla trascendenza e all'annullamento di sé. È una voce flebile, frammentaria, che si fa, di volta in volta, sussurro, gemito, grido, canto, visione, invocazione, preghiera. I racconti esprimono analoghe tensioni. I protagonisti sono spesso emarginati che patiscono lo scacco di un degradante isolamento: alcuni, sommessamente e a fatica, riscattano infine un'esistenza di afflizioni ed errori; altri perseguono una vendetta che faccia giustizia delle prepotenze subìte, o, incapaci di reagire alle avversità, si lasciano andare a una dinamica autodistruttiva. I testi aprono squarci di trasparenza nell'animo di chi li ha creati, svelandone ampiamente il cifrario interiore.