Habere artem. Vol. 19
"«Una lente davanti al cuore per farlo vedere alla gente». È questa di Aldo Palazzeschi, un'immagine molto potente e suggestiva, per me. Ognuno sceglie le voci poetiche che ama di più. Io ho cominciato a quattro anni. Le mie prime letture sono state sublimi per via di un libro che era in casa, 'La Divina Commedia' con le illustrazioni di Doré. Da allora, ho intrapreso il mio percorso di lettore in modo sempre più intenso. In campo poetico, tra gli autori cui ho dedicato e riservo molto del mio tempo, ci sono Dante, Torquato Tasso, Leopardi, Pascoli e, del Novecento, Saba, Ungaretti, Quasimodo. Il torto dei poeti, degli artisti in genere, è quello di sparire. Il loro destino è ondeggiante, toccato dalla fortuna a fasi alterne, ma la poesia, che insieme alla musica è l'espressione più alta della creatività umana, resta un'arte indiscussa per la sua capacità di illuminare la realtà. Come ho già detto altrove, la poesia dovrebbe, oggi, essere il diario dell'anima." (dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)
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