Un cerchio di polvere
"Un cerchio di polvere" racconta, coerentemente col titolo, della polvere. La polvere è un elemento effimero e aleatorio sia rispetto alla intemperanze climatiche che ai movimenti umani. Niente di più modificabile e volatile è utile per rappresentare la poesia fatta di parole che si susseguono creando musica leggera senza tempo. E in questo solfeggiare continuo che si annida appunto la polvere con il suo colore e la sua consistenza. Con la sua fragilità e la sua forza, con la sua leggerezza e la sua potente capacità di penetrare ovunque. Il tema profondo che soggiace a quello del "cerchio di polvere che diventa luce e giorno" è quello della vita che trascorre, esperisce, continua, finisce. La nascita di un bambino, la Dorina che stira, l'amore, la morte. Molto di queste storie poetiche nascono in una quotidianità che assurge a una dimensione magica, non banale persino nei suoi atti e gesti più ripetitivi. E nella stessa quotidianità, intorno e nel mezzo di un cerchio di polvere si annida l'oro: l'amore e l'amicizia eterna, lo struggente rimpianto di persone perse, il dolore rappreso per la cattiveria gratuita. Nell'oro si trasfigura la polvere. Da leggera a pesante, da volatile a solida, da odiata a ricercata. Eppure si colorano di luce entrambi i cerchi e si permutano uno nell'altro alla ricerca di un equilibrio d'immagine e suono che diventa poesia in perenne mutamento.