Poesie

Poesie

Perché scrivere poesie, e per chi? E un impulso, qualcosa che preme da dentro e che chiede con forza di emergere. E come il bisogno di correre, di cantare, di liberare energie emotive e mentali. E far galoppare lo stallone che ognuno di noi porta dentro di sé. Aiuta a vivere, a meglio conoscere se stessi; ad alleggerirsi di tanta materia che circonda le nostre vite, a fare i conti con la propria coscienza, col proprio passato. E la sfida a far parlare la natura, le cose mute, morte; vedere ciò che non si vede, sentire ciò che non si sente. Allora, perché scrivere e pubblicare? Montale, a tale proposito, in un suo libro sulla comunicazione, diceva pressappoco che il problema in Italia è l'assenza di una vera classe media istruita, e che egli si sarebbe ritenuto soddisfatto se con la sua poesia avesse potuto contribuire a creare un'atmosfera di cordialità. Niente di nuovo: si canta l'amore, la solitudine, il destino, la nostalgia, il passato, il presente, il futuro; la Mente, la natura, i sogni, i ricordi, in una parola, la vita. Ecco i temi di questa raccolta, scolpita con le parole, come lo scultore scolpisce, la sua poesia, con il marmo. E come la scultura, se ben riuscita, sembra che ti parli, così, parimenti, la pagina e le parole che la compongono vibrano di vita propria. E dura fatica scolpire, ma anche un gioco appassionante. Dall'informe, lavorando con applicazione, si perviene alla forma, poi, ad opera finita, si lima, si ripulisce.
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