La reliquia
Nulla è irrisolvibile per Pepp' 'o mieze prevete, un sacrestano di una parrocchia di provincia costretto nel suo ruolo dal provincialismo, dall'ignoranza, dalla superstizione, dalla grettezza e dal "salviamo le apparenze". In una micro-società votata più al sembrare che all'essere, spesso si è costretti, per la mera sopravvivenza, ad industriarsi affinché tutto possa sembrare "normale", anche se a farne le spese è la "verità". Peppe, in fondo, non fa altro che aiutare, a suo modo, i suoi compaesani a sopportare "su questa schifezza di faccia della terra, abbiamo tutti quanti, comm'aggia dicere? Una forza di gravità che ci scamazza in terra. Nun 'e vvedite 'e facce d''a ggente? Camminano purtanne stu peso 'ncuollo. Nu peso che c'acchiappa quando nasciamo e ce lascia quanno murimme: una penitenza continua."