Poesie distratte
"Claudio Alciator (Roma, 1969) è alla sua prima prova poetica. Laureato in Scienze statistiche con esperienze di insegnante di matematica e di sostegno, dopo anni finalmente ha deciso di rivelarci una parte consistente della sua interiorità, scegliendo di farlo in versi. La semplicità della sua espressione consente a Claudio da un lato di lasciarsi "leggere", dall'altro di far pensare, lasciando noi lettori liberi di associare i nostri pensieri e di trovare la nostra idea di vita. E come se l'autore desiderasse condividere le proprie riflessioni esistenziali su un periodo di transizione non facile. Alla delusione lasciata da un amore finito e alla sospensione dovuta all'impegno professionale purtroppo non costante, fanno da controcanto tuttavia alcuni versi più sperimentali che forse, proprio perché più orientati alla resa tecnica, sprigionano una scia di maggiore spensieratezza, a prescindere dalle vicissitudini che narrano. Tutt'altro che trascurabile è la dimensione della fede, presente come filo rosso in ogni ambito della vita dell'autore e che qui e là traspare anche nelle poesie che sembrano non trattarla. La citazione iniziale dei versi del nonno materno Arturo mostra infine il desiderio di famiglia dell'autore, sia essa quella di origine che eventualmente una propria, cui evidentemente aspira a rimanere legato." (Flavia Bonanni)
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