Un uomo qualunque... e il suo cane di nome Teo
"Anche l'uomo qualunque, dato che qualcuno si è dato la pena non solo di concepirlo (il che potrebbe essere stato un fatto del tutto accidentale), ma anche di metterlo deliberatamente al mondo, può ambire a lasciare un segno, sia pure modesto, del suo passaggio, anche solo alla stregua di puro e semplice 'reperto archeologico'". Come potremmo definire un uomo qualunque? Un emarginato, un solitario, un soggetto senza storia? O si tratta invece del vero, misconosciuto, protagonista dei nostri tempi, senza il quale ogni azione dell'uomo di potere o di successo verrebbe privata di scopo e di significato? In fondo non siamo in qualche modo debitori agli uomini qualunque? Tutta la vicenda del protagonista si articola, con ironia e sarcasmo, tra ricordi e riflessioni, alla ricerca del proprio significato esistenziale.
Momentaneamente non ordinabile