Sport giovanile e scuola. Intrecci, sfide e buone pratiche di Dual Career
Spesso in Italia il dialogo tra il mondo dello sport e quello della scuola è assente. Provare a creare sinergia e a costruire un ponte che colleghi i due mondi non è semplice, ma sempre più necessario. Analizzando gli esempi virtuosi e le buone pratiche di Dual Career, Chiara D’Angelo ha analizzato entrambi i mondi cercando di capire le ragioni che possano favorire l’intreccio delle competenze – diverse, ma complementari – che scuola e sport possono supportare. Perché consolidare i percorsi di Dual Career? La carriera atletica è destinata a finire, e il rischio di sentirsi smarriti e guardare al passato con rimpianto è molto alto. La Dual Career costituisce un vero e proprio fattore di protezione, aumentando al contempo la consapevolezza – e la sicurezza – che dopo la fine della carriera sportiva è possibile rimettersi in gioco e affrontare nuove sfide. Dare l’opportunità ai giovani atleti e atlete di portare avanti sogni nel mondo dello sport e oltre lo sport rappresenta un elemento imprescindibile per il loro benessere, oltre ad un’occasione di crescita persona e di apprendimento.
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