Le stazioni di apprendimento. Proposte per una didattica aperta alla scuola secondaria di primo grado
Spesso gli studenti della scuola secondaria sono molto controllati, obbligati a restare seduti, ad ascoltare lunghe lezioni frontali, a chiedere il permesso per bere, con il divieto di parlare con il compagno. Questa rigidità viene vista come funzionale e necessaria per uno svolgimento «tranquillo» delle attività, ma non aiuta certo i ragazzi e le ragazze a raggiungere quell’autonomia e quel senso di responsabilità necessari per una convivenza di qualità in un sano ambiente di apprendimento. E d’altra parte i moderni studi ci parlano di studenti e studentesse (e docenti) sempre più demotivati, annoiati o stressati e appesantiti dalla scuola. L’alternativa a questo scenario non è una scuola del buonismo o il caos in classe. La didattica aperta e le stazioni di apprendimento si basano proprio sull’apertura allo studente, al suo movimento nell’aula, al rispetto dei tempi individuali, al peer tutoring naturale, riconoscendogli la dignità per autodeterminarsi in un contesto di apprendimento ordinato e diversificato. Le stazioni si integrano facilmente nella didattica quotidiana e l’insegnante di ogni disciplina riesce a valorizzare ciascuno studente. Ragazzi e ragazze, infatti, lavorando in tavoli su attività che stimolano varie abilità e competenze, possono esprimere al meglio il loro potenziale affrontando un argomento con modalità di studio diversificate. Con un linguaggio caldo e coinvolgente e la sensibilità verso un’inclusione a 360°, le Autrici accompagnano gli insegnanti nel mondo ancora poco esplorato della didattica aperta, fornendo indicazioni metodologiche, un percorso graduale, consigli ed esempi concreti. Completano l’opera un percorso a stazioni sulla Divina Commedia e numerosi materiali online facilmente adattabili a tutte le discipline, per rispondere alle esigenze di ogni gruppo classe.