Linguistica educativa, linguistica cognitiva e bisogni specifici: intersezioni
Il libro si propone di promuovere il dialogo interdisciplinare fra tre ambiti di studio di grande attualità: il primo è la Linguistica Educativa, che studia i processi di apprendimento/insegnamento delle lingue in ambito educativo; il secondo è la ricerca clinica sui cosiddetti disturbi «specifici», i cui orientamenti più recenti mettono in discussione la tradizionale dissociazione tra abilità non verbali nella norma e basso profilo linguistico; il terzo ambito è la Linguistica Cognitiva, un approccio allo studio dei fenomeni linguistici intesi come riflesso delle facoltà cognitive umane, che si pone in antitesi rispetto a una visione del linguaggio come facoltà autonoma e della grammatica come insieme di regole arbitrarie prive di significato concettuale. Coniugando i dati provenienti da questi tre ambiti di studio, l'autore propone un modello di educazione linguistica ispirato alle più recenti scoperte nel campo della Linguistica Cognitiva, discutendone anche la potenziale efficacia con apprendenti che presentano disturbi della comunicazione, del linguaggio e dell'apprendimento.
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