La libertà mi sorrida. La vicenda umana e artistica di Gino Sandri
Disegnatore di grande talento, formatosi all'Accademia di Belle Arti di Brera alla scuola di maestri del primo Novecento e già a vent'anni apprezzato illustratore per Hoepli e Barzini, Gino Sandri (1892-1959) scompare precocemente dall'attenzione di critica e pubblico a causa della dolorosa vicenda che lo colpisce e lo relega in un istituto psichiatrico. Durante l'esperienza manicomiale, Sandri continua a disegnare e a scrivere, un po' per esorcizzare la sua infermità, un po' per consolare tanti compagni di sventura, riuscendo a mantenere, come osserva lo storico dell'arte Gian Alberto Dell'Acqua, «una lucidità impressionante negli scritti e nei disegni, che nell'insieme costituiscono un'eccezionale testimonianza storica, forse unica nel suo specifico genere». Il libro presenta un'ampia e in larga parte inedita scelta dei disegni e degli scritti di Sandri, offrendo uno spaccato fedele di un'esperienza umana e artistica straordinaria, che merita di essere riscoperta e di ricevere, secondo le parole del curatore, il «riconoscimento dovuto». Introduzioni di Gianfranco Ravasi e Giorgio Bedoni.
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