I nemici degli italiani
Nella storia della nostra Penisola al centro di tutto c’è sempre stato lui: il Nemico. E la sua storia racconta meglio di qualunque altra cosa chi siamo stati e come siamo diventati. Il nemico ha cercato nello Stivale tante cose: una terra ricca e florida da conquistare e depredare, oppure una casa in cui trovare sicurezza e speranze. I nemici in Italia si sono affastellati da secoli, l’uno dopo l’altro, in un gigantesco effetto domino che ci appartiene e costituisce la nostra essenza, multipla e complessa: arrivavano spingendo via chi da tempo abitava luoghi e città. Quando arrivavano i barbari, i nemici di turno, un mondo finiva e un altro iniziava, senza soluzione di continuità. Poi, bisognava aspettare: che i barbari diventassero meno barbari, si amalgamassero con gli altri e cominciassero, anche loro, a temere nuovi stranieri. Insomma, ci sono nemici che vanno e altri che vengono, in un susseguirsi secolare dove, ogni volta, il tempo passa e la storia si sedimenta, la paura diventa oblio e ciascuno degli antichi nemici si ritrova a temere nuovi invasori, nuove minacce alla propria storia e alla propria identità. Questo racconto sarà veloce, composto da scene nelle quali ogni nemico si mostra quando la sua minaccia, sommandosi progressivamente ad altre minacce, diventa sensibile e coerente, per spiegare, molto banalmente, che quei nemici siamo noi. Sono le tante parti che compongono la nostra storia, la nostra cultura, la nostra lingua e la nostra genetica. Senza nessuna retorica e senza alcuna ironia: quelli che sono stati i nemici degli italiani, sono oggi gli italiani.
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