La rivolta della società. L'Italia dal 1989 a oggi
Quasi niente è più come prima: gli ultimi trent’anni hanno trasformato il nostro Paese. Negli ultimi trent’anni l’Italia e gli italiani sono profondamente cambiati. Assetti demografici, lavoro, welfare, produzione, consumi, valori, stili di vita, forme della partecipazione, partiti, sistema politico: quasi niente è come prima. Molte cose, poi, sono semplicemente scomparse, come la lira, il servizio militare obbligatorio, i tubi catodici, i telefoni a ghiera, le cabine telefoniche, la Democrazia cristiana e il Partito comunista. Altre, invece, sono emerse dal nulla o atterrate come entità aliene da galassie sconosciute: così, per fare solo qualche esempio, l’euro, i computer portatili, i cellulari, internet, i social network, gli smartphone, Forza Italia, il Movimento 5 Stelle e, da ultimo, l’italianissima e post-padana Lega di Matteo Salvini, affermatasi – alle europee del maggio 2019 – come il primo partito italiano. Tutto è diventato turbolento, accelerato, travolgente. Rimangono tenaci persistenze del passato, tra le quali una sempre risorgente ‘questione meridionale’, l’inclinazione al ‘trasformismo’ e una irresistibile pulsione alla corruzione, con tanto di ‘ministri della malavita’ e affari politico-mafiosi. E tuttavia non possono esservi dubbi sul fatto che l’Italia sia oggi davvero assai diversa da com’era nel 1989. Anche in ciò che sembra più antico. Il libro ricostruisce e racconta i mutamenti che hanno investito la società e la politica italiana negli ultimi 30 anni: dal vero e proprio choc migratorio sperimentato negli ultimi decenni al progressivo declino economico, al mutamento di valori, fino agli effetti della rivoluzione digitale e alle profonde trasformazioni del sistema politico. Intrappolato nell’urto prima strisciante e poi frontale tra le forze cieche e sempre più potenti della globalizzazione e la disordinata e soprattutto velleitaria ‘rivolta della società’ dai suoi effetti destabilizzanti, il Paese si è avvitato su se stesso. Una trappola senza grandi prospettive di fuga, quanto meno sul breve periodo.