Storie di libri perduti
Ogni libro che teniamo saldamente tra le mani, che è stato salvato dalle fiamme e dagli eredi, dalle polizie e dalle alluvioni, proietta l’ombra di un libro perduto. - Emanuele Trevi, “la Lettura – Corriere della Sera” Questo libro racconta la storia di libri che c'erano e non ci sono più. I libri perduti non sono libri dimenticati oppure libri pensati dall'autore e mai nati. Sono quelli che l'autore ha scritto, che qualcuno ha visto, magari ha anche letto, e che poi sono stati distrutti o dei quali non si è saputo più niente. Libri scomparsi, ma che sono di certo esistiti. Ogni libro perduto ha la sua storia che non assomiglia alle altre, se non per qualche particolare che stabilisce strane relazioni. Si parte così dalla casa di Firenze di Romano Bilenchi per poi passare all'Inghilterra di Byron e di Sylvia Plath, alla Francia di Hemingway, attraverso la Russia di Gogol' e la frontiera spagnola che Walter Benjamin cerca di superare, dalla Polonia occupata dai nazisti di Bruno Schulz fino al remoto paesino del Canada dove si rifugia Malcolm Lowry. Un lungo viaggio che vale senz'altro la pena di fare, perché magari un giorno, da qualche parte, uno di questi libri che sembra perduto per sempre potrebbe miracolosamente riemergere.
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