Non è lavoro, è sfruttamento
Giovani e meno giovani costretti a lavorare gratis, uomini e donne assuefatti alla logica della promessa di un lavoro pagato domani, lavoratori a 3 euro l’ora nel pubblico e nel privato: questa è la modernità che paga a cottimo. "In Italia il canto costante è che il lavoro ‘non c’è’: però è lo stesso paese dove si chiede di lavorare gratis o senza tutele. Il tutto con spaventevoli ricadute culturali sul lavoro come merce degradata, una svalutazione umana e professionale che riguarda tutti. Marta Fana ci racconta non solo i numeri del lavoro, già deprimenti, ma la sua perdita di qualità. Non è un libro per economisti, questo combattivo pamphlet di Marta Fana, ma un libro per lavoratori" - Alessandro Robecchi, il Fatto Quotidiano Sottoccupazione da un lato e ritmi di lavoro mortali dall’altro. Diritti negati dentro e fuori le aziende per quanti non vogliono cedere al ricatto. Storie di ordinario sfruttamento, legalizzato da vent’anni di flessibilizzazione del mercato del lavoro. Malgrado la retorica della flessibilità espansiva e del merito come ingredienti indispensabili alla crescita sia stata smentita dai fatti, il potere politico ha avallato le richieste delle imprese. Il risultato è stato una cornice legislativa e istituzionale che ha prodotto uno sfaldamento del mondo del lavoro: facchini, commesse, lavoratori dei call center, addetti alle pulizie in appalto procedono in ordine sparso, non sentono più di appartenere alla medesima comunità di destino. Dicevano: meno diritti, più crescita. Abbiamo solo meno diritti.
Immediatamente disponibile nei seguenti formati:
Codice |
Condizioni |
Prezzo |
|
EL 886 |
Nuovo |
10,00 |
Acquista
|