Il lungo addio. La fine dell'alleanza tra Europa e Stati Uniti
Il baricentro del mondo si è spostato dall’Atlantico al Pacifico. Gli USA hanno perso interesse nel rapporto privilegiato che li univa all’Europa e guardano sempre più a Oriente. Di fronte a questo mutamento - la fine dell’Occidente per come l’abbiamo conosciuto - il nostro Continente è in affanno e rischia di destrutturarsi. Dalla fine della guerra fredda, le frizioni fra USA e Unione Europea sono emerse in modo sempre più evidente e le due coste dell’Atlantico si sono progressivamente allontanate, arrivando a mettere a rischio un’alleanza che dura da oltre cinquant’anni. Fino a quando a Washington e a Bruxelles si è privilegiato un approccio multilaterale, la crescente tensione è stata tenuta in qualche modo sotto controllo. Ma l’aggressivo unilateralismo di Trump sta scavando un solco incolmabile. E l’Europa si trova spinta a rafforzare i rapporti d’interesse con Mosca e Pechino. Ormai è evidente che la storia del XXI secolo sarà determinata dal confronto fra Stati Uniti e Cina; ma sarà questa una relazione collaborativa o piuttosto una sfida fra imperi? La frammentazione dell’Occidente ha dei costi elevati per gli USA perché indebolisce progressivamente le stesse basi del potere americano. Per il Vecchio Continente questa frattura ha delle conseguenze di lunga portata e la costringe, nella sua ‘solitudine’, a ridefinire la propria identità. Perché l’Europa non è più l’Europa se non ha linee direttrici comuni, divisa com’è da risorgenti tendenze nazionalistiche, da nuovi contrasti d’interesse e da uno scontro di sistemi di valori.
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