Messaggi di sangue. La violenza nella storia d'Italia

Messaggi di sangue. La violenza nella storia d'Italia

Dalle battaglie del Risorgimento alle decimazioni della prima guerra mondiale, dallo squadrismo fascista allo stragismo di Stato o mafioso, dalla repressione armata delle proteste al terrorismo nero e rosso, la storia dell’Italia contemporanea è scandita da una serie di atti di violenza. Sono messaggi scritti con il sangue delle vittime con l’intento di comunicare il potere attraverso l’atto violento.«Attraverso dodici capitoli, dalle esecuzioni dei disertori durante la Grande guerra alle squadracce fasciste, dalle atrocità coloniali alla guerra civile, dagli stupri di guerra alla violenza diffusa degli anni Settanta, dalle torture di polizia del G8 alle recenti aggressioni a sfondo razziale, Messaggi di sangue analizza il modo in cui gli atti di violenza pubblica sono usati come messaggi, come i mezzi di comunicazione li abbiano trattati e quale impronta abbiano lasciato nella memoria collettiva, lavorando, come nel precedente Margini d’Italia, su una vasta gamma di fonti tra cui spiccano fotografie, filmati, canzoni popolari, opere letterarie e cinematografiche.» - Benedetta Tobagi, RobinsonFin dal 1859, la storia d'Italia è costellata da un susseguirsi di episodi di violenza politica che hanno segnato nel tempo l'identità stessa del nostro paese. La ferocia di questi atti assume sempre una valenza comunicativa: a volte il mandante ha alle spalle una legittimazione statale, come il comandante militare in guerra o durante uno stato di assedio; altre volte opera senza una copertura istituzionale o in aperto conflitto con l'autorità costituita, come lo squadrista, il mafioso o il terrorista. In alcuni casi la violenza è entrata nella coscienza pubblica e si è radicata nella memoria collettiva attraverso le notizie sui media, le fotografie e i filmati o la raccolta di informazioni per le indagini e per i processi giudiziari. In altri casi, invece - come nelle fucilazioni 'disciplinari', nei massacri di civili ma anche negli stupri di guerra - la violenza è stata in gran parte nascosta finché un lavoro di ricostruzione storica e documentaria non l'ha riportata alla luce. David Forgacs, uno dei più originali e innovativi studiosi dell'Italia contemporanea, esamina dodici casi di violenza che si sono consumati nel nostro paese e nelle sue colonie tra il 1859 e il 2018. Il risultato è un libro che cambierà il modo di pensare non solo alla violenza ma anche alla storia italiana dell'ultimo secolo e mezzo.
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