Libri per tutti. L'Italia della divulgazione dall'Unità al nuovo secolo
Subito dopo l'Unità molti studiosi, veri e propri campioni della divulgazione, si impegnano a diffondere il sapere oltre la tradizionale cerchia dei dotti, interpretando al meglio la lezione illuminista. Sono intellettuali che vogliono 'insegnare a fare', diffondere una nuova cultura laica e incidere nella società più di quanto facciano i letterati 'puri'. Si tratta di figure oggi quasi dimenticate ma famosissime all'epoca: i naturalisti Antonio Stoppani e Michele Lessona, il medico-antropologo Paolo Mantegazza e Luigi Vittorio Bertarelli, che fonda nel 1894 il Touring Club Italiano. In comune hanno una formazione tecnico-scientifica, un'indiscussa fama internazionale e una straordinaria popolarità, grazie a opere di successo. Personaggi abilissimi nel proporsi al pubblico, fascinosi conferenzieri e instancabili 'operatori culturali', questi scrittori contribuiscono a diffondere nuovi generi: dal manuale alla guida turistica, all'almanacco popolare, senza dimenticare la cronaca, sia nera sia giudiziaria, seguitissima. I nuovi scrittori si impegnano nelle istituzioni - nell'università, nei comuni, al Parlamento -, contribuendo a formare una moderna e aggiornata opinione pubblica nazionale. Un'impresa purtroppo destinata a essere abbandonata dalla classe dirigente con il nuovo secolo, allo scoppiare della guerra.