Margini d'Italia. L'esclusione sociale dall'Unità a oggi

Margini d'Italia. L'esclusione sociale dall'Unità a oggi

I 'margini d'Italia' sono tutto ciò che si è scelto di relegare alla periferia fisica o simbolica della nazione: le popolazioni africane delle colonie, le zone meno sviluppate del meridione, i manicomi prima della loro chiusura, le baraccopoli delle grandi città e i campi nomadi di oggi. E indubbio che l'esclusione di alcuni soggetti e alcuni luoghi contribuisce a determinare l'identità culturale di una nazione. Nel nostro paese l'esclusione sociale non è sempre passata attraverso un progetto politico preciso, ma è sempre stata contrassegnata da un discorso pubblico che ha rappresentato luoghi e persone come marginali. Nel libro, le voci e le fotografie di coloro che hanno contribuito alla segregazione politica e sociale, o l'hanno combattuta, ci raccontano molto sul processo di formazione dell'Italia moderna. II risultato è un ribaltamento di prospettiva nella considerazione della nostra identità, destinato a lasciare il segno nella storiografia italiana.
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Recensione del libro fornita da lottavo.it

Di Geraldine Meyer

Cosa determina l’identità di una nazione? Domanda difficile e semplice nello stesso tempo. La parola “margini” contiene in sé già un giudizio di valore. Guardare i margini, definirli tali, presuppone uno sguardo che, inevitabilmente, si colloca al centro. David Forgacs, in questo libro, mette in luce una fisiologica contraddizione del modo di raccontare della fotografia...

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