Crolli in edilizia. Guida per il progettista, il direttore dei lavori e il collaudatore statico e analisi delle responsabilità delle parti in causa
Il testo affronta problematiche attuali, riguardanti crolli di edifici in muratura portante e intelaiata in c.a. esistenti, questi ultimi costruiti per resistere a soli carichi verticali. Crolli di edifici molto vecchi con gravi carenze progettuali e costruttive che per effetto di scarsa manutenzione e di errati interventi di riparazione corticale ritenuti di consolidamento di pilastri interni di piani terra o di seminterrati, sottovalutandone la gravità per carenti indagini o errata interpretazione del quadro fessurativo. Il collasso dei pilastri interessati può verificarsi durante la fase preliminare (per esempio scarificazione) degli interventi eseguiti senza opere provvisionali o dopo l'ultimazione nella fase di rimozione delle puntellature, causando il collasso progressivo parziale o totale dell'intero edificio. Nel testo, con riferimento a sentenze della Cassazione, si analizzano alcune fantasiose analisi a posteriori di crolli di edifici da parte dei tecnici incaricati anche quando l'evidenza è molto evidente: calcestruzzo scadente, carenza ed errata disposizione di armature in pilastri, travi, eccessivo degrado del calcestruzzo e delle armature e mancata manutenzione strutturale nel corso della vita dell'edificio, etc.
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