Collaudo statico delle strutture. Secondo le NTC 2018
Il collaudatore statico è la figura professionale responsabile: a) della verifica della conformità alle prescrizioni formali e sostanziali della progettazione strutturale: allo scopo, egli può, ove lo ritenga, integrare in assoluta autonomia l'operato del direttore dei lavori con ulteriori accertamenti, studi, indagini, sperimentazioni; b) del conseguente rilascio del certificato di collaudo statico. A dieci anni dalla precedente, questa seconda edizione di Collaudo statico delle strutture, aggiornata alle NTC 2018, nasce con l'intento di proporsi come testo esaustivo e rigoroso, ma con la semplicità d'accesso pari a quella di un manuale tecnico. Gli autori hanno illustrato nel dettaglio le competenze e le responsabilità che la normativa assegna al collaudatore e che gli consentono, fin dal conferimento dell'incarico, di assolvere agli adempimenti tecnici e amministrativi al fine di conseguire il convincimento in merito alla "collaudabilità" o alla motivata "non collaudabilità" statica dell'opera. Le attività tecniche e sperimentali previste dalla normativa e affrontate nel testo includono sia la verifica della interazione terreno-struttura, sia la verifica in condizioni statiche e dinamiche delle strutture di fondazione e delle strutture fuori terra. Continuano inoltre a rappresentare un adempimento irrinunciabile, già per altro vigente, l'identificazione e la qualificazione dei materiali strutturali, come descritti negli elaborati progettuali. Gli adempimenti amministrativi sono invece finalizzati ad accertare l'avvenuto rispetto delle procedure tecnico-amministrative previste dalle normative vigenti in materia di strutture. Particolare attenzione è stata posta, accanto alle procedure di controllo di accettazione dei materiali e dei prodotti strutturali, alle risorse tecnologiche oggi disponibili e ai punti chiave della normativa di riferimento, che garantiscono la riproducibilità e la ripetibilità dei risultati sperimentali.