Le riserve nell'esecuzione dei lavori pubblici. Con CD-ROM
L'istituto della riserva consente all'appaltatore di potere avanzare precise richieste riguardanti fatti tecnici ed economici riguardanti l'esecuzione dei lavori in appalto. Tra le problematiche si citano: la consegna ritardata o parziale dei lavori, la sospensione illegittima e la tardiva ripresa dei lavori, le contestazioni in merito alla contabilità dei lavori, la legittimità delle varianti in corso d'opera, le proroghe e le penali, l'andamento anomalo dei lavori, lo scioglimento del contratto, le risultanze del collaudo tecnico-amministrativo. Con l'entrata in vigore del Regolamento n. 207/2010 l'istituto della riserva ha subito qualche modifica, in alcuni casi sostanziale, in quanto le nuove norme hanno recepito significativi orientamenti giurisprudenziali e arbitrali. Una innovazione importante per la trattazione non contenziosa delle riserve in corso d'opera è data dalla procedura di accordo bonario e dalla transazione. E stata trattata anche la problematica dell'arbitrato nel settore dei lavori pubblici alla luce delle nuove norme dell'art. 241 e seguenti del Codice dei contratti pubblici e alle sottili differenze con le disposizioni del codice di procedura civile. Ai fini della loro ammissibilità occorre, però, tenere presente che le riserve dell'appaltatore concernenti l'esecuzione e la registrazione dei lavori sono atti a forma vincolata quanto a tempo e modalità di formulazione.
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