Tempi supplementari
"Il freddo, poi la fame. Avvolto nei suoi stracci, sdraiato su pochi sudici cartoni distesi su un marciapiede di un vicolo qualsiasi della città, ogni notte cercava un po' di caldo che non arrivava. Alla mattina lo stomaco urlava come un cane randagio". Un uomo inquieto vive costantemente in fuga dagli altri e da se stesso, percorrendo il mondo come un vagabondo, senza pace e senza affetti. Ma i ricordi pian piano gli affiorano alla mente e così inizia un viaggio iniziatico, alla ricerca di un senso e di un'appartenenza.
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