Dal realismo scientifico al realismo interno. Putnam verso il pragmatismo
Il volume indaga l’evoluzione del pensiero di Hilary Putnam nei primi decenni della sua carriera intellettuale, con particolare attenzione al tema del realismo. Il rapporto tra il “realismo scientifico”- maturato nell’arco degli anni Sessanta attraverso il confronto con le questioni epistemologiche ereditate dal neopositivismo - e la successiva concezione del “realismo interno”, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, è stato studiato evidenziandone per lo più i punti di discontinuità. Tale impostazione ha prodotto frequenti interpretazioni unilaterali, secondo cui il realismo scientifico rappresenterebbe una concezione riduzionista della realtà d’ispirazione neopositivista e il realismo interno un’opposta reazione antirealista. Una maggiore attenzione ai punti di continuità e alle linee di progressività tra le due concezioni del realismo, risulta dunque interessante non solo per ampliare le prospettive di ricerca degli studi sul pensiero putnamiano, ma anche per immaginare una sintesi tra le principali istanze della filosofia contemporanea e, infine, per riflettere sulla complessità della conoscenza umana.
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