Il clan Nabokov. Quando l'erede è il traduttore
Cosa ne sarebbe stato di Nabokov senza la moglie? L'intransigente scrittore, traduttore controcorrente e fascinoso professore aveva bisogno di Vera Nabokov. Quando incontra la futura sposa, è un uomo a pezzi: "So di essere noioso e sgradevole, intriso di letteratura... Ma ti amo", le scrive. L'amorosa moglie lo sprona severa e fiduciosa affinché dia il meglio di sé: ne rilegge, corregge e traduce l'opera. A lui le luci della ribalta che lei controlla dietro le quinte. Finché, un bel giorno, la coppia invidiata da tutti dà alla luce l'unico adorato figlio, Dmitri. Dopo qualche indugio, l'erede entrerà a far parte del clan, garantendo la successione del prospero impero. Il clan Nabokov è un saggio biografico che, partendo dalla traduzione, caposaldo dell'opera nabokoviana, si avventura alla scoperta di terre inesplorate attraverso lingue e paesi, vite e letterature. Si conclude in Italia, sull'ultimo dei Nabokov, il figlio che cresce "all'ombra del grande albero" e tanto somiglia a un personaggio nabokoviano.
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