La fenomenologia contro se stessa. Lévinas, Ricoeur, Derrida
Per tornare alle "cose stesse", la fenomenologia ha avuto il destino di andare anche contro se stessa. È la radicalità di un'idea avanzata da M. Heidegger negli anni Venti del Novecento. La fedeltà alle Ricerche logiche di E. Husserl contro la sua presunta svolta idealistica in Idee I è la scoperta di un Io che vive nel mondo e del quale non sarebbe soltanto uno spettatore disinteressato. Ma è soprattutto l'esercizio di un doppio atteggiamento da assumere verso la fenomenologia. Esercitata in maniera davvero radicale, la fedeltà all'insegnamento di Husserl si rovescia infatti in un'infedeltà dalle inedite possibilità di pensiero. La fenomenologia deve perciò trasgredirsi, per essere fedele al proprio intento. L'infedeltà è dunque apparente. L'esercizio di critica compie ed esplicita, al più alto grado, il proposito originario dell'atteggiamento fenomenologico. È un paradigma che farà scuola nella ricezione francese della fenomenologia, da E. Lévinas in avanti.
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