Ombra di ciò che unisce (L')
Nel maggio 1940, a seguito dell'invasione della Wehrmacht del Belgio e dell'Olanda, René Magritte si rifugia nella cittadina medievale di Carcassonne, nel sud della Francia. Qui conosce Joë Bousquet, e con lui instaura un rapporto di sincera amicizia, come testimoniato da questo scambio epistolare. Bousquet rimane affascinato dall'universo onirico del pittore surrealista belga; dal suo inconfondibile stile, illusorio ed enigmatico, che ben si addice alla sua visione intimistica della poesia. Al tempo stesso, Magritte trova in Bousquet un interlocutore per discutere di questioni concettuali, relative alla pittura e ai cardini teorici del movimento di cui i due erano autorevoli rappresentanti. Ad accomunarli, un incondizionato amore per l'arte, per entrambi luogo prediletto dove trasfigurare con l'immaginazione la realtà e convertirla in sogno.