Chernobyl herbarium. La vita dopo il disastro nucleare

Chernobyl herbarium. La vita dopo il disastro nucleare

A 35 anni dalla più grande catastrofe nucleare della storia, "Chernobyl Herbarium" ripercorre il lascito di questo drammatico evento con una narrazione in cui i frammenti poetici di Michael Marder, filosofo ambientale e vittima indiretta delle radiazioni, si intrecciano ai delicati fotogrammi vegetali dell'artista visuale Anaïs Tondeur. Il vero e proprio trauma che nel 1986 investì l'Europa intera, raggiungendo proporzioni planetarie, ha definitivamente incrinato le nostre facili illusioni di sicurezza e la fiducia nel progresso tecnologico. Parlare della vita dopo Chernobyl significa pensare l'impensabile e rappresentare l'irrappresentabile di una "coscienza esplosa", di qui la scelta narrativa dei frammenti, riflessioni dettate da esperienze personali, eventi politici, oggetti estetici, e un uso dell'immagine che restituisce il più fedelmente possibile l'anima ferita di Chernobyl: né fotografie né dipinti, ma delicate immagini di piante irradiate, fotogrammi generati dalle impronte dirette di campioni d'erbario radioattivi disposti su carta fotosensibile. Nell'era dell'Antropocene e del cambiamento climatico che vede l'uomo dominatore assoluto della natura, possiamo e dobbiamo far nostre la voce dolorosa e insieme la speranza di rigenerazione delle piante risorte dalle ceneri del disastro, coltivare un altro modo di vivere, finalmente in sintonia con
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

La guerra del cinema. Storia e ragioni dello scontro USA-Europa dal secondo dopoguerra a oggi
La guerra del cinema. Storia e ragioni d...

Dino Audino, C. Zandara, David Puttnam, Neil Watson
Stampare un progetto
Stampare un progetto

M. Beach, Eric Kenley, J. Loreti, A. Crocella, Mark Beach
Barocco. Alla scoperta di alcuni piccoli capolavori in territorio ticinese
Barocco. Alla scoperta di alcuni piccoli...

Edoardo Agustoni, A. Heitmann, Peter Keller