Mappe. Architetture, cinema, cartografie, immagini del presente
Il progetto di questa raccolta di saggi data la fine del 2019. L'idea di mappare un Italia minore, in parte desueta, di interrogarla con strumenti diversi, di pensarla attraverso l'architettura, il cinema, la fotografia, gli strumenti e le traiettorie della cartografia e della rappresentazione ha incontrato il tempo del Covid. Del resto, pensare il presente, pensare il contemporaneo, significa tracciare il campo del reale così come si manifesta, riconoscere il terreno degli eventi, accostandoli e interrogandoli. Questo evento, nella sua drammaticità, nella sua effettualità, segna, inevitabilmente e consapevolmente alcuni interventi, produce delle istantanee dettate dall'emergenza dei fatti, dall'emergenza di domande nuove, nuove avvertenze, avvisi. All'incrocio di discipline diverse, di pratiche di ricerca diverse, hanno preso forma i testi qui presentati. L'Italia reale, esito di fatti e di immaginari, di dati e ideologie, si articola qui attraverso film, etnografie, foto di paesaggio e di infrastrutture, progetti e politiche editoriali e poetiche filmiche, pratiche politiche di rigenerazione e pratiche diversamente politiche di produzione di località, come la fiction televisiva o i festival della cultura. Pratiche e forme di rappresentazione che nella mappa, nella visualizzazione, radicano nuove domande e nuove risoluzioni del progetto e del territorio. Il terreno della mappa, l'azione del mappare, non può, del resto, che interrogarsi poi sulle strategie stesse di rappresentazione, sulle mutazioni delle forme e degli strumenti - il digitale, gli algoritmi, lo spazio del virtuale. La mappa si produce per scarti, scelte, paradigmi, tracciamenti. Oggetto di questo libro è un lavoro di restituzione di alcune forme di narrazione, di alcuni oggetti narrativi, di pratiche spaziali e del visibile la cui teoria si forma nel reale, la cui contingenza è un'interrogazione formale e politica al tempo ed ai luoghi in cui viviamo.
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