Filosofia del dilemma
Dopo la morte del Pelide Achille, Agamennone e Menelao decidono che le armi del defunto siano date a Ulisse. Ma Aiace Telamonio insorge, convinto che, essendo il più valoroso dei greci dopo Achille, le armi di quest'ultimo gli spettino di diritto. L'ira lo sconvolge e acceca fino al punto di massacrare buoi e montoni, credendo che siano i suoi compagni. Rinsavito, Aiace sente che il suo onore è leso per sempre e prova una vergogna insopportabile. Può scegliere tra una vita nell'ignominia e una morte che gli restituirà l'onore perduto, conferendogli una gloria immortale. Aiace non dubita di poter risolvere il tragico dilemma unicamente togliendosi la vita: in un bosco sulla riva del mare, in solitudine, si getta sulla spada di Ettore dal quale l'aveva avuta in dono dopo il loro duello. La vita morale si accompagna necessariamente al tragico, che ha nel dilemma la sua figura fondante.
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