Estetica ecologica. Percepire saggio, vivere corrispondente
A partire dall'idea, antica ma sempre nuova, della filosofia come esercizio della sensibilità e della meraviglia, l'estetica ecologica qui affrontata non è un'estetica dell'ambiente naturale, quanto un approccio percettivo complessivo, integrale e non dualistico, alla corrente dell'esperienza. «Perullo ritorna alle origini del sapere estetico che, sin dal Settecento, lo mettevano in relazione con la conoscenza sensibile. Non si tratta affatto di un sapere secondario come lo intendeva il razionalismo settecentesco. È invece una forma di conoscenza di natura performativa, una pratica conoscitiva che consente di orientarsi nel mondo. Un mondo nel quale, per altro, siamo immersi come insegna il pensiero pragmatista» - Tuttolibri Si tratta di un sentire/pensare con le cose, più che su di esse; si tratta di un conoscere implicato, intimo e partecipato, più che distante e separato. Questo percepire è chiamato saggio perché sempre sperimentale, nel processo e nel passaggio; un saggiare che significa corrispondere col mondo, secondo il ritmo oscillatorio, attivo e passivo, che ci costituisce. Il volume si compone di sette saggi che declinano questa proposta attraverso diversi temi e argomenti: la conoscenza come movimento e relazione, il mondo come meshwork di linee, l'aptico come sentire/pensare consapevole, il tempo come temperatura, la dietetica della cura, il gusto come compito e impegno, l'educazione come "imparare a imparare".
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