Singolare femminile. Perché le donne devono fare silenzio
Il silenzio è un attributo femminile da secoli e nelle più diverse culture: una storia del silenzio è sempre una storia delle donne. Una rapida consultazione di detti e motti antichi rivela la facile equivalenza di donne e silenzio. Tacere compete a un femminile ciarliero e svalutato, che fa un uso improprio e frivolo della lingua, opposto, di volta in volta, alla razionalità, al giudizio, all’autocontrollo, al rispetto delle norme sociali o religiose. I proverbi dicono, in tutte le lingue, che "il silenzio è il miglior ornamento di una donna": parte da qui un viaggio nel tacere femminile scelto e imposto, cercato e subito. E nelle donne che lo incarnano: eroine letterarie, personaggi reali o d'immaginazione, archetipi in cui risuona il destino comune e pur tuttavia l'esperienza singolare femminile. Tacita, Penelope, la Mite, le Sirene, Difred, Maria sono i nomi di migliaia di madri, figlie, spose, esistenze anonime ridotte al silenzio. Che qui tornano a parlare.