Jacopo Corbinelli

Jacopo Corbinelli

Jacopo Corbinelli è una figura emblematica del rapporto che lega l'intellettuale alla corte nella seconda metà del Cinquecento. Bandito dalla corte medicea di Cosimo I per le sue simpatie repubblicane, trova collocazione come cortigiano nella corte francese dei Valois. Lo studio del suo carteggio con l'erudito napoletano G. V. Pinelli, delle edizioni di autori italiani (Dante, Boccaccio, Guicciardini) mostra la capacità dell'intellettuale tardo rinascimentale di mettere il proprio sapere al servizio del nuovo potere regio. Al contempo, la sua mai rinnegata fede repubblicana lo porta a interessarsi al manoscritto del Discorso sulla servitù volontaria di E. de La Boétie come disincantata analisi del potere dello stato, nuova incarnazione della tirannia antica.
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