Giovani, cinema, educazione
Il volume contiene tre saggi di Paul G. Cressey, pubblicati tra il 1932 e il 1938 e tradotti per la prima volta in italiano, nei quali il sociologo statunitense delinea l'approccio metodologico e i principali risultati della ricerca condotta a New York nell'ambito dei Payne Fund Studies sul rapporto tra cinema e delinquenza giovanile. Prendendo le distanze dalle argomentazioni dei promotori di quella sembrava assumere i tratti di una "crociata moralizzatrice", Cressey evidenzia la necessità di studiare la fruizione cinematografica nel contesto della "situazione sociale complessiva" in cui è inserito il soggetto nella comunità di appartenenza. Ciò gli consente di verificare le molteplici funzioni svolte dal cinema nelle esperienze giovanili e di sottolinearne il ruolo propositivo di agenzia di "educazione informale". Ne risulta "un punto di vista affascinante sul mondo dei giovani, del cinema e della vita urbana" dei primi anni '30.
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