L'individualità dei corpi. Percorsi nell'Etica di Spinoza

L'individualità dei corpi. Percorsi nell'Etica di Spinoza

L'Etica di Spinoza è attraversata dalla tensione tra la centralità riconosciuta al corpo sul piano teorico e la sua marginalizzazione sul piano testuale. Da un lato la mente è inseparabile dal corpo, e l'uomo è l'inscindibile unità di entrambi. Dall'altro, il fine dell'opera è quello di indicare al lettore la strada che conduce a una libertà e a una felicità che sono innanzitutto "della mente", e questo punto di fuga impone a tutta l'argomentazione una prospettiva prevalentemente mentale, nella quale la presenza del corpo si dirada, si fa più rapsodica e defilata. Accogliendo la sfida interpretativa lanciata da questo gioco di presenze e di assenze, il presente lavoro ripercorre con acribia i riferimenti alla corporeità disseminati lungo tutto il testo, rilegge le pagine più celebri a partire dai luoghi più marginali, restaura la rete di connessioni entro la quale i dettagli apparentemente più insignificanti manifestano invece il loro valore propriamente sistematico. Attraverso un percorso che parte dalla fisica dei corpi complessi e arriva fino all'amore intellettuale di Dio, e costeggia temi classici quali immaginazione, desiderio e virtù ma si sofferma soprattutto su figure periferiche come quelle del sonnambulismo, del delirio, dell'amnesia, l'autore ripristina la centralità del corpo in alcuni degli snodi fondamentali dell'ontologia, dell'epistemologia e dell'etica spinoziane.
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