Il discorso amoroso. Seminario a l'Ecole Pratique des Hautes Etudes 1974-1976. Seguito da «Frammenti di un discorso amoroso» inediti
"Il linguaggio amoroso, 'altro linguaggio' [...:] attrito, frizione insopportabile che l'innamorato avverte tra il suo linguaggio amoroso (per lui: il linguaggio giusto) e ogni altro linguaggio: linguaggi costituiti dalla mondanità , dalla scienza, dalla moda, dalla generalità , avvertiti con orrore come artificiosità . [...] Artificiosità , sensazione della inversione del reale. Il mondano, lo scientifico, la generalità : falsa realtà . Veramente reale è l'Amore 'artificiosità '). Sensazione del soggetto innamorato: che l'Amore faccia vedere lucidamente la futilità , la vanità dei linguaggi non amorosi. L'Amore è mediatore di verità . Allargamento filosofico del sentimento amoroso. [...] Divergenza dei sistemi, l'altro linguaggio rinvia alla divergenza dei campi, dei sistemi. Due sistemi divergenti: l'Amoroso e il Mondano. Ogni accavallamento è intollerabile. Quindi: la nudità della relazione col mondo (di esclusione, di separazione). Ma la separazione (che è di fatto una valutazione) incontra codici culturali che l'alimentano e le servono da alibi. [...] All'innamorato in rottura con la mondanità , la socievolezza, la generalità , la conformità corrisponde un'estetica della dissimmetria, dell'inversione, dell'asindeto, della irregolarità . E almeno così che il soggetto innamorato si dice". Roland Barthes, 'Figura 8: Altro linguaggio', Seminario, 30 gennaio 1975
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