Spazio e misura. Medioevo e modernità a confronto
A partire dalla rinnovata attenzione con cui l'ermeneutica contemporanea ha istituito un dialogo costante e proficuo tra Medioevo e Modernità, il volume prova a ripensare la significativa costellazione di problemi che, al di là di ogni cristallizzazione, ruota attorno al nesso spazio-misura. Emerge così una ri-modulazione di tale rapporto, tutta giocata sull'inconfondibile risorsa del linguaggio filosofico, sempre capace di restituire, senza mai perdere in puntualità, la plurisemanticità del concetto di spazio nel suo possibile intreccio con quello di misura. Così, nonostante l'indubitabile scarto teorico che intercorre tra la Tarda Scolastica e l'estetica contemporanea, e al di là della diversità dei loro itinerari, le pagine qui presentate - nelle quali si avvicendano autori quali Ruggero Bacone, Bruno, Cartesio, Kant, Husserl, Heidegger - riescono a non offuscare la traccia di continuità presente nelle molteplici stratificazioni e nel singolare intreccio di temi che via via si è andato costituendo intorno a questi due fondamentali topoi della tradizione filosofica occidentale.
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