Fare spazio. Pratiche del comune e diritto alla città
Questo libro è una ricerca sperimentale sui modelli e sulle forme di produzione del sapere, per scompaginare i confini disciplinari e quelli tra teoria e pratica politica. Ripensando il tema del diritto alla città attraverso la nozione di comune, questo volume afferma un metodo utile a problematizzare il campo del discorso giuridico e, al contempo, a ripensare la spazializzazione del diritto. Dove la produzione del diritto investe la mutevole geografia del capitalismo, l'esperienza dei commons urbani ci parla di soggettività politiche eterogenee che abitano le città e che resistono alle logiche speculative della mercificazione, del consumo e della rendita. Questa spazializzazione del capitalismo a livello globale ci porta a ripensare lo spazio stesso, la sua produzione, il suo statuto simbolico, così come la sua organizzazione a diversi livelli scalari, in particolar modo in Europa. Oltre l'ordine economico-politico, le pratiche del comune diventano così artefici di un fare spazio in cui generare nuovi usi e istituzioni.
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