Geo-grafie del silenzio
Quella delle donne è una storia condivisa, a lungo caratterizzata dal silenzio, inteso però come rimozione, svilimento e negazione della soggettività femminile. Un silenzio spesso cercato dalle donne stesse, per sottrarsi all'inautenticità di una lingua a loro "straniera", in quanto lingua della cultura patriarcale. Ecco quindi le immagini che raccontano quel silenzio e lo trasformano in metafora, in elemento significante di relazione. I racconti che ogni anno arrivano al "Concorso letterario nazionale Lingua Madre" dimostrano che, attraverso la scrittura, le donne hanno imparato a dare corpo e senso al silenzio, facendone spazio di comunicazione e possibilità. In questo quadro, la genealogia materna si fa principio di una rete di rimandi con le donne della propria famiglia e con le altre, amiche o madri simboliche, indispensabile per sentirsi autorizzate a muoversi liberamente nel mondo. Un silenzio che da assenza si fa etere, in cui trasmettere sentimenti di amore, dipendenza, relazione e cura. Ripartire da un ambiente domestico postpatriarcale cui venga restituito il suo valore, come sostiene Ina Praetorius, è forse l'unica modalità per un cambiamento. E non è un'utopia.
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