Un'escursione nella terra dei Ranqueles
Nel 1870 un colonnello dell'esercito argentino di stanza presso la frontiera sud del paese decide di incontrare personalmente il capo della popolazione indigena con cui ha appena stipulato un trattato di pace. Per farlo deve addentrarsi in territori quasi sconosciuti, in una pacifica escursione militare destinata a trasformarsi in un viaggio di conoscenza, che lo condurrà a demolire l'antinomia tra civiltà e barbarie e, al contempo, a sovvertire le convenzioni della sua rappresentazione letteraria. Il risultato è uno dei libri più importanti, corrosivi e rivelatori, sull'altra frontiera americana, quella dell'estremo sud del continente, i cui limiti sfumano nelle fredde regioni incognite della Patagonia. La voce di Mansilla non è soltanto l'ultima testimonianza di una civiltà indigena destinata a scomparire, poco più tardi, in quella che verrà denominata la "Conquista del Deserto", ma si configura come una monumentale e anticipatoria sintesi di tutte le contraddizioni della modernità latinoamericana.
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