Memorie traumatiche. EMDR e strategie avanzate in psicoterapia e psicotraumatologia
La letteratura contemporanea più avanzata pone al centro dell'interesse psicoterapeutico il ruolo svolto dalle cosiddette "memorie somatiche" nella genesi e del mantenimento di ampia parte della psicopatologia, non solo di tipo post-traumatico. Oltre a ciò, è sempre più evidente la necessità di ricorrere (anche) ad approcci psicoterapeutici che utilizzino il linguaggio per andare al di là di esso, e accedere - dietro e dentro alle parole - al vasto e complessivamente indicibile regno delle emozioni e soprattutto delle sensazioni fisiche e viscerali, impermeabili al linguaggio, alla costruzione di significati e alla razionalità, e potenzialmente immortali. L'EMDR è certamente uno tra gli approcci maggiormente consolidati e verificati in sede di ricerca evidence-based per il trattamento del PTSD, ma la fenomenologia caleidoscopica dei disturbi post-traumatici e connessi alla storia di attaccamento richiede necessariamente uno sguardo clinico ampio e sofisticato, nonché l'adattamento delle procedure standard che hanno consentito una così ampia diffusione dell'EMDR. Può dunque rivelarsi utile, se non indispensabile, modificare le procedure standard dell'EMDR, integrarle, alternarle o sostituirle con altri approcci che "dialogano" con il corpo del paziente, adattando cioè il procedere clinico alle esigenze del paziente, e non a quelle (talvolta scolastiche) del terapeuta. Prefazione di Alessandro Vassalli, nota introduttiva di Roger M. Solomn.
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