L'evoluzione dell'altruismo reciproco
Benché una prospettiva etica non paia essere quella più adeguata ad affrontare la lettura di questo testo, benché lo stesso autore definisca in esso l'inganno di un ingrato semplicemente come "fallimento della reciprocità" senza volergli attribuire alcuna connotazione morale, risulta pressoché immediato avvicinarsi a queste pagine attraverso un simile punto di vista. Lo stesso titolo, nell'evocare il termine "altruismo", sia pure mitigato dall'aggettivo "reciproco", indirizza in tal senso. Il vocabolo "altruismo" rinvia con immediatezza al semplice aiuto per giungere persino a suggerire il più generoso dono di sé della santità più autolesiva. Sembra arduo, semmai, il contrario, ovvero leggere di altruismo senza associarvi una valenza etica. Questo, a ben vedere, nonostante le più mirabolanti, sperticate presunzioni di disponibilità verso gli altri, può far sorridere, non per cinismo, non soltanto, almeno, ma per una lucida consapevolezza di quanto si sia in realtà intimamente interessati a se stessi ed alle proprie vicende.
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