Magnificenza e mondo classico

Magnificenza e mondo classico

La presente ricerca verte su una categoria che finora è stata trascurata, la magnificenza. Questa nozione è stata sovente confusa e soppiantata da parole e da nozioni prossime come la magnanimità (megalopsychia), il conveniente (prépon, decorum), il sublime (hypsos) e il lusso (luxus). Tuttavia essa non è un termine generico, ma ha una particolare pregnanza teorica e artistica che si è già pienamente manifestata nell'antichità classica. La magnificenza non può essere considerata semplicemente come la dimensione iperbolica della bellezza, come una specie di "superbello", cioè di un bello cui si aggiunge l'idea della grandezza, dello splendore e della sontuosità eclatante: la sua storia e la sua problematica toccano alcune corde profonde della sensibilità occidentale, quali la richiesta di riconoscimento e di apprezzamento, la relazione della dimensione estetica con istanze etiche, politiche ed economiche, la lotta per l'egemonia tra differenti classi, ceti, gruppi sociali e individui, la competizione per il primato tra le varie parti in cui si articola il sistema delle belle arti e perfino il rapporto tra l'umano e il divino. La magnificenza appare così come un campo di battaglia in cui si affrontano non solo i vari modelli di differenti culture, ma anche quelli operanti all'interno di ogni singola cultura.
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