Impotenza. Storia di un'ossessione
Il termine impotenza sessuale, "la malattia che non osa pronunciare il proprio nome", secondo la felice definizione dello scrittore Tom Wolfe, ha racchiuso da sempre in sé un enorme significato concreto e simbolico per il maschio. In ogni epoca storica gli uomini hanno provato in ogni modo a contrastare l'impotenza sessuale: esorcismi, preghiere, pozioni magiche, trapianti di testicoli animali ed ogni sorta anche ripugnante di sostanza vegetale o animale ritenuta afrodisiaca. Oggi una magica pillola, riducendo l'erezione ad un mero fatto elettroidraulico, consente ai medici di garantire comunque in una grande percentuale di casi la potenza sessuale ai propri pazienti mascherando, di fatto, il disagio. La pervasiva campagna pubblicitaria dei farmaci contro l'impotenza non solo ha modificato le vite sessuali di milioni di uomini (e donne) ma ha convinto almeno un altrettanto numero di uomini a non ritenere di essere così potenti come avevano creduto e ha spinto, in una società dominata dalla competizione e dalla prestazione superlativa, ad un consumo ludico. Se sarà sempre più difficile tracciare con precisione la linea di confine che passa tra l'impotenza e la performance di un pene non ispirato, quanto tempo passerà prima che moltissimi uomini "normali" assumeranno Viagra regolarmente?
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