Un salto nell'alto. 10.Il problema del contemplare
"L'umanità dell'uomo non è un dato di fatto o una conquista definitiva, ma qualcosa che si tocca e poi si perde, che alcuni assumono e altri non raggiungono mai. Lo stato di uomo è assai più della figura eretta pressocché sgombra di peli che ci costituisce: è una condizione spirituale che si acquisisce con lunga fatica. Dentro la forma uomo si contano pochissimi uomini: ma se parlo di contemplare e di ciò che contemplare produce, evidentemente non dispero che la crescita dell'uomo sia possibile. La contemplazione così è una voce di speranza: l'uomo non è compiuto, ma la contemplazione può compierlo, aiutandolo a vincere le debolezze, le perversioni, le paure, le presunzioni, le superbie, gli eccessi, tutte le bestialità insomma."
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