Cartografie di guerra. Le ragioni della convivenza a partire da Kant
Cartografie di guerra. Le ragioni della convivenza a partire da Kant: Nel nostro tempo, persino nelle nostre società democratiche e consensuali, quelli che già per Kant erano i principi fondamentali del vivere civile, cioè la libertà individuale, l'uguaglianza formale di fronte alla legge, il diritto a una rappresentanza politica e il diritto dell'ospite a non essere trattato ostilmente, vengono non semplicemente violati, ma apertamente negati col pretesto del manifestarsi di una situazione di pericolo, che ha però, come primo effetto, quello di rendere invisibili le sue stesse vittime. I saggi qui raccolti, dunque, ripartendo da Kant, sono attraversati dalle questioni dell'esclusione e dell'integrazione dei migranti, del rapporto tra potere e territorio, e tra pubblico e privato, della fondabilità di un diritto cosmopolitico, del significato della dignità umana e dell'idea stessa di diritti umani. In our time, even in our democratic societies and consensual, those that already for Kant were the fundamental principles of civil life, namely individual liberty, formal equality before the law, the right to political representation and the right of the host not be treated adversely, are simply not violated, but openly denied on the pretext of an outbreak of a dangerous situation but, as a first effect, to be invisible in his own victims. The essays collected here, therefore, restarting from Kant, are crossed by issues of exclusion and integration of migrants, the relationship between power and territory, and between public and private, on the Foundation of a cosmopolitan law, of the meaning of human dignity and of the very idea of human rights.
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