La preparazione del romanzo
La preparazione del romanzo contiene gli ultimi due corsi tenuti da Barthes al Collège de France: l'ultima lezione del secondo corso risale a pochi giorni prima della sua morte. A queste lezioni perciò potrebbe essere attribuito un carattere conclusivo nella biografia intellettuale di Roland Barthes. Invece, esattamente a tale carattere di messaggio conclusivo esse si sottraggono: non sono affatto riassuntive di una carriera intellettuale, ma, al contrario, pongono un progetto nuovo, sono una preparazione: la preparazione del romanzo. Arrivati a un certo punto della propria vita, afferma Barthes, nell'introduzione al primo corso, giunti "nel mezzo del cammin di nostra vita" ci si trova in quel momento complesso in cui si scontrano il desiderio di afferrare il tempo che corre e l'incubo di essere condannati alla ripetizione del già vissuto e del già detto, come se il tempo che resta non potesse aggiungere nulla a ciò che si è già vissuto. Barthes si chiede come sia possibile, in questa situazione, "arrivare vivi alla morte", come sia possibile realizzare quella che, ancora con Dante, egli chiama una "vita nova" e "seguire l'Opera dal suo progetto al suo compimento: altrimenti detto, dal Volere-Scrivere al Potere-Scrivere, dal desiderio di Scrivere al fatto di Scrivere".